CONTROLLA IL TUO CONTRATTO DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, POTRESTI AVER DIRITTO AD UN RIMBORSO.

Di recente, in riferimento a delle agevolazioni fiscali previste per la Prima Casa, si stanno rilevando delle situazioni in danno al cittadino.

Innanzitutto chiariamo alcuni aspetti:

Che differenza c’è tra Bolletta per la Prima Casa e Bolletta per la Seconda Casa?

Il costo di una bolletta luce in seconda casa è più alto rispetto ad una bolletta luce in prima casa con pari consumi elettrici.

Questo perché i costi fissi sono più elevati per un’utenza domestica non residente.

Con la riforma del 2017 è cambiata la tipologia di tariffa applicata alle utenze non residenti.

Chiarito questo aspetto, veniamo al nocciolo del discorso.

In pratica le Compagnie erogatrici di Energia elettrica, al momento della sottoscrizione del contratto con il privato cittadino, omettono di domandare se l’abitazione in cui si sta installando l’utenza sia o meno la Prima Casa.

Questo può portare al cittadino un grave danno dal punto di vista economico.

Omettendo questa importante informazione infatti il cittadino non potrà accedere alle agevolazioni fiscali previste per legge e che la Compagnia erogatrice DEVE concedere in forza degli accordi stabiliti con il Governo.

In altre parole, il cittadino si vedrà arrivare una bolletta più alta anche se quell’abitazione è la sua residenza (o la sua Prima Casa).

Di recente il nostro Studio ha avuto modo di aiutare parecchie persone che erano state vittime di questa mancanza da parte della Compagnia erogatrice.

Grazie ad una rapida quanto efficace operazione di supporto, siamo riusciti ad ottenere il rimborso per questi cittadini.

Ti invitiamo a controllare il tuo contratto e capire se la tua compagnia ha omesso o meno questo “piccolo” quanto fondamentale dettaglio.